martedì 29 novembre 2011

TECNICA:roubasienne,proviamo nei canali

se un'importante precipitazione ha reso difficile l'uscita sul nostro fiume preferito non disperiamoci,il territorio italico è attraversato da una fitta rete di canali,dalle caratteristiche,dalle dimensioni e dalle destinazioni più disparate,ma quasi tutti adatti per essere affrontati con la roubasienne.le dimensioni spesso non enormi di questi luoghi,e la profondità quasi mai eccezionali,impongono lenze leggere.un elastico del 1,2 ci permette una tensione sufficiente con pesce di piccola taglia,ma al contempo un carico sufficiente ad affrontare qualche grosso calibro proveniente dal vicino fiume.gallegiante 4x10,4x12,montatura di soli pallini ed amo del 22 su finale dello 0,08.la scelta di un'amo così piccolo per la possibilità di innescare un'esca che in questi ambienti risulta devastante:il ver de vase.in questi ambienti,in inverno, io non uso generalmente pastura a base di sfarinati,ma preferisco abbinare alle mie esche del pan carré.ne apro una confezione un giorno prima,così che perda un poco di umidità,poi la sminuzzo,lo bagno e lo utilizzo per riempire il mio scodellino o per veicolare i miei ver de vase sul fondo.parto con una piombatura abbastanza aperta,per raccogliere anche i pesci più piccoli,che accorrono per primi sulla pastura.quando entrano in azione i pesci di taglia maggiore raccolgo la piombatura,sostituisco l'amo con un 18 che mi permette di innescare un vispo vermetto di letame,o se sono

prevalenti le breme o le savette un fiocchetto di pane francese.un ultimo consiglio è quello di aggiungere esche delicate come ver de vase e vermetti al pane solo proprio prima di lanciarlo in acqua,altrimenti questi delicati organismi potrebbero ''bruciarsi'' proprio come nella pastura