venerdì 25 novembre 2011

TECNICA:mort maniè o deadbaiting

è curioso constatare come alcune tecniche facili,economiche,ma estremamente efficaci vengano snobbate a favore di altre considerate,erroneamente migliori.per quanto riguarda i predatori ce ne sono 2,molto diverse tra loro,ma che hanno un punto di contatto:l'esca,un pesce morto.la prima,ormai ben conosciuta in italia,anche se non sfruttata come in altri paesi,basti vedere la Francia,è il mort maniè o morto manovrato.da semplice tecnica di nicchia,questo sistema si è affermato come uno dei metodi migliori per lucci e lucioperca,ma anche per siluri,persici o trote di fiume,con l'invenzione,da parte del geniale albert drachkovitch,della montatura che porta il suo nome.il corpo della montatura è formato da una V d'acciaio collegato ad un anellino che la rende molto mobile e sul quale è pinzato un pallettone di piombo,dalla grammatura variabile(chevrotine),che quindi è snodato rispetto al corpo della montatura.il resto è composto da 2 braccioli metallici con collegate le ancorette e un tratto di filo di rame che servirà per imbracare strettamente il pesce esca.
le montature drachkovitch sono disponibili in tantissime misure e versioni,per qualsiasi esigenza,così come le chevrotine,intercambiabili a seconda delle profondità da raggiungere.
l'innesco si effettua inserendo la v all'interno del pesciolino attraverso la bocca,serrando successivamente la testa avvolgendoci il filo di rame e fissando le ancorette,una dietro le branchie ed una vicino la coda.
l'azione di pesca è tutta affidata a noi,che una volta lanciato e fatto raggiungere all'esca la profondità desiderata,dovremo recuperarla,animandola con strappetti e movimenti della canna,che facciano compiere al nostro pesciolino saltelli,sbandate e puntate verso l'alto o verso il fondo.molto importante è mantenere sempre il contatto con l'esca,anche durante le pause e le cadute verso il basso
l'attrezzatura è semplice ed economica,poche montature,non è necessario comprare canna e mulinello specifici,anche se nessuno vieta di farlo,possiamo usare con successo quella che utilizziamo per lo spinning medio.una riflessione sul filo un'ottima scelta è il trecciato,si può scendere molto con i diametri,ma soprattutto non ha praticamente elasticità,per questo trasmette al pesce esca tutti i nostri movimenti e ci permette di percepire meglio gli urti contro gli ostacoli e le abboccate più delicate.un'altro consiglio è scegliere una treccia di colore vivace,che ci permette di seguire meglio le evoluzioni del nostro pesciolino.

un'altra tecnica,meno conosciuta,è il deadbaiting.si base su alcune osservazioni sul comportamento degli esemplari più grossi di lucci e perca,specialmente nella stagione fredda.ci si è accorti che questi pesci,a volte,invece di cacciare preferiscono affidarsi all'olfatto e nutrirsi di prede già morte.inoltre questi grossi esemplari sono vecchi e smaliziati,e difficilmente si lasciano ingannare da esche dal movimento non naturale.si è quindi deciso di sfruttare queste loro abitudini con una tecnica d'attesa,simile al carpfishing,per attrezzature e tattiche di pesca.
quindi canne robuste,capaci di lanciare piombature di molte decine di grammi,mulinelli capienti con bait runner,e montature a più ami o ancorette per poter innescare esche voluminose,facilmente rintracciabili.
una considerazione importante va fatta sull'esca.oltre ai soliti pesci che utilizziamo anche per il vivo,proviamo con fiducia i pesci di mare più ricchi di sostanze oleose,come lo sgombro,dall'aroma molto più penetrante.
un'altra importante possibilità è quella di effettuare inneschi pop-up,staccati di qualche cm dal fondo,mediante l'inserimento all'interno del pesce esca di specifici accessori in sughero o polistirolo.
riassumiamo i vantaggi delle 2 tecniche.
morto manovrato:
  1. possibilità di usare un'esca economica,facilmente reperibile,e del tutto identica a quella che il predatore trova in natura
  2. ancorette piazzate nei punti strategici,fondamendale quando si insidiano i lucioperca,che ''pizzicano'' in coda
  3. possibilità di insidiare praticamente tutti i predatori
  4. capacità di pescare a profondità notevolissime,spesso irragiungibili con altre tecniche
deadbaiting:
  1. possibilità di insidiare pesci di notevole mole,ormai avvezzi ai movimenti delle esche da spinning o del vivo imbracato
  2. possibilità di utilizzare esche dal forte aroma,facilmente individuabili
  3. capacità di piazzare la nostra insidia a distanze impensabili con altri sistemi