sabato 19 novembre 2011

ITINERARI:primi freddi i predatori di scandarello

 dove si trova: il lago appartiene al comune di Amatrice,splendido borgo in provincia di rieti,e terra natia della squisita pasta''alla matriciana''.Dista 60 km da Ascoli e da Rieti e 50 da L'Aquila regolamenti: per pescare a scadarello è necessaria la licenza di pesca di tipo B ed un tesserino specifico per la provincia di rietri,facile da ottenere negli uffici del comune ed in molte attività  commerciali della zona.c'è il divieto di pesca a 100 metri dalla diga e dal canalone dell'immissario.è possibile utilizzare 3 canne e qualsiasi tipo di esca,è consentito il campeggio per 24 ore e la pesca notturna,ma non in tutte le zone                                                                 
in pesca!!! il lago di scandarello è un bacino molto vasto creato dallo sbarramento dell'omonimo rio.il livello dell'acqua è molto variabile a secondo delle stagione,ma il lago rimane discretamente pescoso.sono presenti numerosi ciprinidi,carpe enormi(ne sono state catturate e rilasciate di superiori a 20 kg!!!),qualche iridea veramente grossa,ma in questo periodo la parola d'ordine è luccio!!!infatti con le prime gelate,le prime nebbie novembrine,è proprio ai predatori che ci rivolgeremo,quindi lucci e persici reali,con qualche sorpresa,che potrà materializzarsi con le sembianze della grossa trota o dell'inaspettato siluro.proprio così,scandarello,con i suoi mille metri,è l'unico posto in italia dove è possibile insidiare siluri in montagna come fossero trote!!!dei siluri parleremo però con il caldo,oggi parliamo di lucci.per insidiare mister esox le tecniche principali sono 2:con il vivo e lo spinning.la prima è sicuramente la più semplice:galleggiante da 12\18 grammi,torpille secca a tarare 2\3 della porta del gallegiante,cavetto d'acciaio e amo compreso tra il 4 e l'1,meglio se doppio,con una metà più piccola per l'innesco del nostro pesciolino.l'azione di pesca è semplice,si sonda la profondità e poi si preparano 2 canne,una con l'esca a qualche decina di cm dal fondo ed una a mezz'acqua.per posizionare la nostra insidia sceglieremo quegli spot che possono offrire un riparo alla nostra preda,ostacoli,manufatti,salti di profondità e alberi semi-sommersi.si lancia verso questi obbiettivi e si aspetta.lo spinning è più dinamico ed è praticabile lungo tutti e 10 i km di sponda.sempre efficaci rotanti e minnows,ma in questa stagione consiglierei di scegliere quelle esche che si muovono bene anche a basse velocità di recupero,nelle pause e nelle discese verso il fondo.quindi usiamo con fiducia spinnerbait o imitazioni viniliche,esche adatte anche a recuperi lenti,con numerose pause ed a stretto contatto con il fondo.specie nelle giornate soleggiate fate attenzione alle ultime fasi del recupero,perchè molti attacchi si verificano nell'immediato sottoriva.insieme a queste due tecniche ce ne sono altre 2,capaci di risolvere situazioni difficili,che si basano entrambe sull'utilizzo di un pesce esca morto.la prima e più conosciuta è il mort maniè.è una specie di spinning fatto innescando un pesciolino su speciali montature,chiamate drachkovich dal nome del suo inventore,che poi faremo saltellare sul fondo con strappetti della canna.la seconda è molto simile al carpfishing,solo che come esca si usa un pesce morto.parleremo di queste 2 tecniche in un prossimo articolo.tra i predatori di scandarello abbiamo citato il pesce persico.questo colorato predatore è presente in numerosi branchi nel lago ed assicura discreti cestini.i persici di scandarello sono insidiabili con praticamente qualsiasi tecnica,dal ledgering alla passata,ma certamente le più divertenti ed efficaci sono lo spinning leggero e lo striscio.per lo spinning canna medio lunga,ma leggera,un mulinello caricato con un buon 0,16 ed una manciata di esche nelle tasche,efficaci rotanti dell'1 e minnows da 3\7 cm,anche se l'esca forse più efficace nello scandarello è il grub (twister,falcetto)di colore rosso,innescato su piccole testine piombate.per lo striscio l'attrezzatura è la stessa che usiamo per le trote in laghetto.come esca un pesciolino vivo(il migliore è il cobite,ma dove trovarlo?!)o un lombrico.si lancia e si recupera lentamente sul fondo,fino a trovare il branco.un buon consiglio è quello di posizionare la zavorra in deriva su un bracciolo di lenza sottile.se durante il recupero la zavorra si dovesse incagliare,basterà tirare un pò per rompere il bracciolo e liberare la montatura.la taglia media dei persici non è certo esaltante,ma il numero di catture che verrà a movimentare la nostra giornata saprà compensare.per finire qualche consiglio sull'abbigliamento.scandarello si trova a quasi mille metri,non lontano dall'aquila che è una delle città più fredde d'italia,quindi abigliamento da montagna.il piccolo sacrificio è ben ripagato dal fascino del luogo,e se vi resta tempo da un'eccelente piatto di bucatini in una delle tante trattorie dei dintorni