TECNICA: ROUBASIENNE IN CARPODROMO, D'INVERNO MEGLIO LEGGERA.
L' evoluzione delle tecniche, delle esche e delle pasture ha permesso di praticare la pesca alla carpa, prima relegata ai solo mesi estivi, durante tutto l' arco dell' anno.
Abituati come siamo a considerare i carpodromi come luoghi stracolmi di carpe dove tutti riescono a fare catture, potremmo, nella stagione fredda, venir delusi.
D' inverno, infatti, le carpe rallentano di molto il loro metabolismo. Questo ci spinge ad usare montature molto leggere, quindi terminali non superiori allo 0,12, ami tra il 16 e il 20 galleggianti da 4x12 a 4x16 tarati con un bulk di pallini e elastici da 1 o 1,2 mm.
Ricordiamoci che l' acqua fredda non veicola bene gli odori, quindi è conveniente pasturare solo con esche sfuse, il bigattino d' inverno è l' esca principe. Con carpe così poco attive un kg di esca è più che sufficiente.
Un paio di trucchi per le giornate più difficili: far saltellare l' esca di quanto in quanto con colpetti della canna. Quando le abboccate calano una camola del miele appena appuntata appuntata può spesso essere risolutiva.